Come gestiamo la sostenibilità
Modello di Governance della sostenibilità
Per le aziende del Comparto si fa sempre più strada l’idea di integrare la sostenibilità a livello di governance, per guidare i processi decisionali secondo le pratiche e criteri ESG di sviluppo sostenibile.
Generalmente la direzione del Sistema di Gestione Integrato Qualità, Sicurezza, Ambiente e la direzione Ricerca e Sviluppo sono investiti della responsabilità di sviluppare modelli di business in grado di generare competitività coniugando insieme innovazione e sostenibilità. Spesso queste direzioni sono affiancate da Comitati di sostenibilità e/o figure ad hoc con l’obiettivo di gestire le interazioni con tutti gli stakeholder, analizzare gli scenari di riferimento e predisporre un piano strategico di sviluppo sostenibile per la generazione di valore nel lungo termine.
Le aziende del Comparto si impegnano costantemente per promuovere integrità ed etica nella condotta aziendale per prevenire il rischio di corruzione attiva e passiva, riconosciuta come comportamento in grado di minare la fiducia e alterare la corretta competizione tra gli operatori del mercato.
Tale impegno si materializza principalmente in due azioni, ovvero l’adozione di un Codice Etico e attuazione del Modello di Organizzazione, Gestione e Controllo ai sensi del D.lgs. 231/01 da parte del 90% delle aziende del Comparto.
Il Modello di Organizzazione 231/01 rappresenta il sistema di regole operative e comportamentali che disciplinano l’attività dell’azienda, nonché gli ulteriori elementi di controllo al fine di prevenire i reati e gli illeciti amministrativi per i quali trova applicazione il Decreto; allo stesso modo, il Codice Etico rappresenta il documento di riferimento per quanto riguarda l’approccio all’etica di impresa e raccoglie i principi, valori guida e le regole che formano la cultura aziendale
In seguito all’entrata in vigore del nuovo Regolamento attuativo in materia di Rating di legalità, alcune imprese del Comparto (UNIGUM) hanno presentato domanda di Rating di legalità all’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato (AGCM): il rating di legalità è un indicatore sintetico del rispetto di elevati standard di legalità da parte delle imprese che ne abbiano fatto richiesta; l’azienda del Comparto che ha ottenuto questo riconoscimento ha conquistato il punteggio massimo di 2 “*” e 2 “+”.
Risk Management
Oltre ai numerosi sistemi di gestione citati, le aziende del Comparto adottano sistemi di risk management attraverso i quali hanno identificato i principali rischi, generati o subiti, che derivano dalle attività d’impresa, hanno predisposto le relative politiche di prevenzione e hanno implementato modelli organizzativi e gestionali per la mitigazione del rischio.
Tali sistemi si rivelano particolarmente adatti alla gestione delle tematiche più attinenti alla sostenibilità e soggette a potenziali rischi non finanziari (Ambiente, Salute e Sicurezza, Tutela dalle Risorse Umane, Ricadute sociali, Reputazione, Anticorruzione).
Molte aziende hanno adottano sistemi e meccanismi di gestione anticorruzione; tra i più significativi:
- Adozione di una linea guida integrata ed implementata a livello di Sistema di Gestione
- Attivazione di numero verde e anonimo a disposizione di tutti i dipendenti che ritengano di dover segnalare dei comportamenti aziendale non corretti
- Implementazione di procedure interne di separazione dei ruoli
- Adozione del Modello 231 ad integrazione di Codice Etico, Protocolli Reati e Sistema Disciplinare
- Realizzazione di una matrice dei rischi (SoD) comprendente una revisione dei ruoli e delle mansioni
- Attuazione di Audit di sistema sulle aree a rischio
- Formazione specifica su tematiche anticorruzione
- Valutazione preventiva delle cariche e dei ruoli dei membri direttivi (ivi inclusi membri del Collegio Sindacale)
Sistemi di Gestione e certificazioni
La gestione delle tematiche connesse alla sostenibilità significa, per le aziende del Comparto, dotarsi di sistemi sofisticati e complessi per la pianificazione e il controllo della qualità, della sicurezza, dell’ambiente, della governance aziendale e di altri aspetti specifici del settore. In questo modo, è possibile migliorare la gestione dei diversi rischi aziendali ed ottenere maggior competitività sui mercati di riferimento.
Complessivamente, nel 2021 il panorama delle certificazioni o dei sistemi di gestione in possesso delle aziende del Comparto è il seguente:
Fonte: Responsible Care, 28° Rapporto Annuale 2022
Data l’accelerazione e l’evoluzione normativa in materia di sostenibilità, alcune aziende hanno implementano altri sistemi di gestione e/o certificazioni per il perseguimento della sostenibilità che valorizzare sempre di più l’orientamento strategico e la qualità dei propri prodotti. In particolare:
- AIA (Autorizzazione Integrata Ambientale) o AUA (Autorizzazione Unica Ambientale): l’AIA e l’AUA sono provvedimenti che mirano a verificare la compatibilità ambientale di una determinata attività.
- ECOLABEL: marchio di qualità ecologica dell’Unione Europea (Ecolabel UE) che contraddistingue prodotti e servizi che pur garantendo elevati standard prestazionali sono caratterizzati da un ridotto impatto ambientale durante l’intero ciclo di vita.
- ELITE: certificazione di Borsa Italiana legata ad un percorso di formazione e tutoring finalizzato al miglioramento delle performance aziendali.
- EPRTR (European Pollutant Release and Transfer Register): registro che, sostituendo l’EPER, contiene informazioni relative alle emissioni significative di inquinanti in atmosfera, acqua e suolo e al trasferimento di rifiuti.
- ETS (Emissions Trading Scheme – EU ETS): sistema di scambio di quote di emissione di gas a effetto serra.
- FAMI-QS è un codice di Buone Pratiche (di proprietà di FAMI-QS Asbl) per le aziende che operano nel settore degli additivi e delle premiscele per mangimi, ed è finalizzato alla gestione dei processi e dei prodotti (dalla qualifica dei fornitori alla consegna presso il cliente) con modalità tali da garantire la sicurezza igienico-sanitaria e da minimizzare il rischio che prodotti non sicuri entrino nella catena alimentare.
- FPAL (Achilles): certificazione creata dall’industria per standardizzare la catena di fornitura e ridurre i costi di approvvigionamento.
- GMP Korea: certificazione dei Sistemi di Gestione della Qualità per i Dispositivi Medici.
- GMP+: certificazione relativa alla produzione, trasporto e commercializzazione dei mangimi.
- ISO 13485: certificazione per i Sistemi di Gestione della Qualità per i Dispositivi Medici.
- ISO 37001: certificazione del Sistema di Gestione per la Prevenzione della Corruzione.
- ISO 46001: certificazione del Sistema di Gestione per Contabilizzare e Ottimizzare il Consumo dell’acqua.
- ISO EN 12878:2012: certificazione di prodotto per i requisiti e i metodi di prova per i pigmenti utilizzati per la colorazione dei materiali da costruzione a base di cemento e combinazioni cemento/calce. In particolare, per prodotto TR92 usato nei materiali da costruzione.
- SA 8000:2014: certificazioneper aspetti della gestione aziendale attinenti alla responsabilità sociale d’impresa ( Social Accountability).
- SOA: un’attestazione di qualificazione per la partecipazione a gare d’appalto per l’esecuzione di appalti pubblici di lavori.
- UNI 10617:2012: certificazione finalizzata alla prevenzione degli incidenti rilevanti connessi con l’utilizzo di sostanze pericolose, come definite dalla legislazione vigente in materia.
- VCA – SCC – P (HSE): certificazione per l’accesso dell’impresa negli impianti petrolchimici di Olanda, Belgio, Germania, Austria, Norvegia attesta che l’impresa adotta una metodologia operativa per la prevenzione degli incidenti sul lavoro.
- WQA CDI – T (Water Quality Association): certificazione per il processo del trattamento delle acque.
- MDSAP (Medical Device Single Audit Program): certificazione che permette ad un produttore di dispositivi medici di sottoporsi a audit per verificare che soddisfi i requisiti normativi di riferimento.
- Programma Responsible Care: programma di promozione dello Sviluppo Sostenibile dell’Industria Chimica mondiale, secondo valori e comportamenti orientati alla Sicurezza, alla Salute e all’Ambiente, nell’ambito più generale della Responsabilità Sociale delle Imprese.
- Sistema di gestione dalla Sicurezza nel rispetto del PFSP (Port Facility Security Pian) sviluppato secondo il Codice ISPS, ovvero codice internazionale che regola le norme di sicurezza delle navi e degli impianti portuali.
- Certificazione RSB Roundtable on Sustainable Biomaterials standard di certificazione globale, con revisione paritaria, per la produzione sostenibile di biomateriali, biocombustibili e biomassa.
- ZDHC Manufacturing Restricted Substances List (ZDHC MRSL): recepimento della lista delle sostanze chimiche autorizzate per il proprio processo produttivo per assicurare ai propri clienti che le sostanze chimiche vietate non vengono utilizzate intenzionalmente durante i processi produttivi.
- Certificazione LWG: riconoscimento che premia le aziende del settore chimico/conciario che gestiscono in ottica di sistema l’impatto ambientale e l’economia sostenibile.