Come gestiamo la sostenibilità
La gestione delle tematiche connesse alla sostenibilità significa, per le aziende del Comparto, dotarsi di sistemi sofisticati e complessi per la pianificazione e il controllo della qualità, della sicurezza, dell’ambiente, della governance aziendale e di altri aspetti specifici del settore. In questo modo, è possibile migliorare la gestione dei diversi rischi aziendali ed ottenere maggior competitività sui mercati di riferimento.
Complessivamente, nel 2019 il panorama delle certificazioni o dei sistemi di gestione in possesso delle aziende del Comparto è il seguente:
Alcune aziende del Comparto hanno implementano altri sistemi di gestione e/o certificazioni quali:
GMP+B2: certificazione relativa alla produzione, trasporto e commercializzazione dei mangimi.
ISO EN 12878:2012: certificazione di prodotto per i requisiti e i metodi di prova per i pigmenti utilizzati per la colorazione dei materiali da costruzione a base di cemento e combinazioni cemento/calce. In particolare per prodotto TR92 usato nei materiali da costruzione.
Certificazione ETS (Emissions Trading Scheme – EU ETS): sistema di scambio di quote di emissione di gas a effetto serra.
VCA – SCC – P (HSE): certificazione per l’accesso dell’impresa negli impianti petrolchimici di Olanda, Belgio, Germania, Austria, Norvegia attesta che l’impresa adotta una metodologia operativa per la prevenzione degli incidenti sul lavoro.
WQA CDI – T (Water Quality Association): certificazione per il processo del trattamento delle acque.
SA 8000:2014 ( Social Accountability) certificazione per aspetti della gestione aziendale attinenti alla responsabilità sociale d’impresa.
UNI 10617:2012: certificazione finalizzata alla prevenzione degli incidenti rilevanti connessi con l’utilizzo di sostanze pericolose, come definite dalla legislazione vigente in materia.
FAMI-QS è un codice di Buone Pratiche (di proprietà di FAMI-QS Asbl) per le aziende che operano nel settore degli additivi e delle premiscele per mangimi, ed è finalizzato alla gestione dei processi e dei prodotti (dalla qualifica dei fornitori alla consegna presso il cliente) con modalità tali da garantire la sicurezza igienico-sanitaria e da minimizzare il rischio che prodotti non sicuri entrino nella catena alimentare.
La Certificazione SOA: un’Attestazione di qualificazione per la partecipazione a gare d’appalto per l’esecuzione di appalti pubblici di lavori.
UNI CEI EN ISO/IEC 17025:2018: norma che esprime i Requisiti generali per la competenza dei laboratori di prova e di taratura
Gestione dei rischi non finanziari e anticorruzione
Oltre ai numerosi sistemi di gestione citati, le aziende del comparto adottano sistemi di risk management attraverso i quali hanno identificato i principali rischi, generati o subiti, che derivano dalle attività d’impresa, hanno predisposto le relative politiche di prevenzione e hanno implementato modelli organizzativi e gestionali per la mitigazione del rischio.
Tali sistemi si rivelano particolarmente adatti alla gestione delle tematiche più attinenti alla sostenibilità e soggette a potenziali rischi non finanziari (Ambiente, Salute e Sciurezza, Tutela dalle Risorse Umane, Ricadute sociali, Reputazione, Anti Corruzione).
Molte aziende hanno adottano sistemi e meccanismi di gestione anticorruzione; tra i più significativi:
- Adozione di una linea guida integrata ed implementata a livello di Sistema di Gestione
- Attivazione di numero verde e anonimo a disposizione di tutti i dipendenti che ritengano di dover segnalare dei comportamenti aziendale non corretti
- Implementazione di procedure interne di separazione dei ruoli
- Adozione del Modello 231 ad integrazione di Codice Etico, Protocolli Reati e Sistema Disciplinare
- Realizzazione di una matrice dei rischi comprendente una revisione dei ruoli e delle mansioni
- Attuazione di Audit di sistema sulle aree a rischio
- Formazione specifica su tematiche anticorruzione
- Valutazione preventiva delle cariche e dei ruoli dei membri direttivi (ivi inclusi membri del Collegio Sindacale)