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Valore economico generato e distribuito

Il quadro d’insieme degli aspetti economici relativi all’attività delle aziende del Comparto viene messo in evidenza attraverso il calcolo del valore economico generato e distribuito, che può essere definito come la ricchezza creata dalle aziende nello svolgimento delle proprie attività.

Il valore economico distribuito è uno degli elementi da tenere in considerazione per valutare la ricchezza generata e distribuita ad alcune categorie di soggetti che, con i loro differenti contributi, hanno concorso a produrla e/o che sono comunque fra i principali stakeholder di riferimento.

Il valore economico trattenuto, invece, rappresenta la parte di risorse economiche trattenute all’interno delle aziende del Comparto per il loro stesso sostentamento e la sostenibilità nel tempo.

Nel 2022, il valore economico generato è stato pari a più di 4,4 miliardi di euro (+41,6% rispetto al 2021); in particolare, tale aumento si associa principalmente ad un rilevante aumento dei ricavi (+30,6%) dovuti all’incremento dei prezzi dei prodotti delle aziende, in risposta a e in linea con il trend inflazionistico generale.

Nel 2022 il valore economico generato è stato così distribuito agli stakeholder del Comparto Chimico:

  • il 94,06% del totale è rappresentato dalla remunerazione dei fornitori per l’acquisto di materiali, beni e servizi; nello specifico oltre 4 miliardi di euro (+44,9% sul 2021) sono stati destinato all’approvvigionamento di materie prime e materiali e a beneficio dell’indotto generato con gli acquisti di altri beni e servizi;
  • il 4,18% a favore dei lavoratori, dipendenti e collaboratori, per circa 180 milioni di euro (salari e stipendi, compensi agli amministratori, oneri sociali e altri costi);
  • lo 0,54% del totale ai fornitori di capitale di credito, a titolo di remunerazione dei prestiti contratti (23 milioni di euro);
  • circa 52 milioni di euro (1,21% del totale) a favore dello Stato (imposte dirette e indirette);
  • 0,02% in investimenti a favore della comunità di riferimento (circa 670 mila euro).

Il valore economico trattenuto dalle aziende del Comparto nel 2022 è stato di circa 61 milioni di euro, in linea con il valore del 2021.

IL NOSTRO INDOTTO

La gestione responsabile della catena di fornitura riveste un’importanza determinante per la sostenibilità futura a supporto della strategia aziendale per tutte le aziende del Comparto per garantire l’alta qualità dei propri prodotti e servizi forniti, rispondere maggiormente ai requisiti di mercato e ottenere competitività economica.

Tutti i fornitori delle aziende del Comparto sono chiamati a prendere conoscenza del Modello 231 e i principi dei Codici Etici adottati in modo che le varie realtà aziendali si assicurino che siano rispettate la normativa in tema di sicurezza sul lavoro e tutela della salute, di salvaguardia ambientale, nonché gli standard internazionali in materia di diritto del lavoro.

Inoltre alcune aziende del Comparto hanno ottenuto la certificazione SA 8000 per gestire meglio le proprie situazioni di rischio a fronte di criteri di Responsabilità Sociale relativi alle condizioni dei propri lavoratori e della catena di fornitori e dei subfornitori e hanno implementato processi di valutazione secondo un rating che considera i rischi connessi ai prodotti/servizi fornito, quali la presenza di certificazioni socio-ambientali, solidità finanziaria e idoneità e adeguatezza, sia da un punto di vista tecnico, che in termini di qualità, sicurezza e ambiente.

Le aziende del Comparto hanno perciò impostato un rapporto basato su regole chiare e trasparenti, con lo scopo di razionalizzare le risorse per il raggiungimento degli obiettivi di business.

I fornitori delle aziende del Comparto operano in settori differenti, tra i quali prevalentemente materie prime, energia e servizi.

La quota totale di spesa per gli acquisti è aumentata rispetto al 2021 (+46,7%) passando da un totale di 2,57 miliardi di euro a oltre 3,77 miliardi di euro nel 2022, spinta sempre dall’aumento dei prezzi.

L’analisi degli acquisti delle materie prime, beni e servizi per area geografica di provenienza del fornitore fa emergere come quelli provenienti da Paesi extra Europei siano pari a circa la metà (48,1%) del totale. Questa dimensione si spiega in quanto alcune materie prime fondamentali, come il greggio, provengono quasi esclusivamente dai paesi produttori fuori ambito europeo.
Per quanto riguarda le forniture provenienti da Paesi Europei, l’82,3% è di origine italiana, per un totale di circa 1,6 miliardi di euro – in forte aumento rispetto al 2021 (+118,1%). In particolare, quasi un quinto (19,2%) delle forniture italiane sono locali, ovvero provenienti dal perimetro della regione Toscana.

 

LE IMPRESE APPALTATRICI

Le aziende del Comparto, nell’ambito di politiche improntate al miglioramento continuo verso la sostenibilità, gestiscono con la massima trasparenza i propri rapporti con le imprese appaltatrici.
Anche per il 2022 le aziende del Comparto dispongono dei dati utili a quantificare il lavoro prestato dagli addetti di imprese terze presenti quotidianamente all’interno dei loro stabilimenti per svariate attività, tra le quali: manutenzione, impianti, pulizia, vigilanza, movimentazione merci e mensa.

È stato stimato che nel corso del 2022 le aziende del Comparto hanno corrisposto alle imprese terze quasi 180 milioni di euro, in aumento rispetto al 2021 (+29,2%).
Inoltre, monitorando il numero di ore lavorate dai prestatori d’opera, emerge come le ore complessive del 2022 siano state circa 3,7 milioni; l’equivalente a tempo pieno di quest’ultimo dato (FTE – Full-Time Equivalent) che rappresenta l’unità di misura corrispondente al carico di lavoro di un dipendente a tempo pieno, risulta pari a circa 2.123 lavoratori [1].

Questo numero stimato non è rappresentativo di tutto l’indotto in senso lato, ma solo delle persone impiegate da imprese appaltatrici, che svolgono la loro attività all’interno degli stabilimenti.

[1] Fonte: ISTAT 2011, CCNL Impiantisti, con 1.725 ore annue nette

Nel corso del 2022 sono proseguiti gli incontri tra i vertici aziendali e i direttori degli stabilimenti con l’obiettivo di diffondere temi di comune interesse, quali la prevenzione infortuni, la sicurezza degli impianti e la corretta gestione ambientale lungo tutta la catena del valore. A queste attività si aggiungono i monitoraggi relativi agli audit di qualità, ambientali e di sicurezza, come previsto dai sistemi di gestione di tutte le aziende del Comparto. Inoltre, le costanti e sempre maggiori attività di formazione e di educazione alla cultura della sicurezza, congiuntamente all’applicazione del DUVRI (Documento Unico Valutazione Rischi Interferenze) hanno portato ad intensificare i controlli e migliorato la gestione e organizzazione del lavoro, evitando di utilizzare eventuali organizzazioni non in grado di offrire adeguate garanzie per la sicurezza delle prestazioni fornite. Alcune aziende del Comparto coinvolgono con i propri corsi di formazione in materia di ambiente e sicurezza le principali imprese e autisti operanti nei propri stabilimenti.

 

TERMISOL – Premio HSE & Sustainability Supply Chain Award 2022.

Termisol Termica è stata premiata da ENI come miglior fornitore nella categoria Best Proactivity all’HSE & Sustainability Award 2022 per la Supply Chain. Il premio riconosce l’impegno e i risultati dell’azienda nell’applicazione delle norme di sicurezza sul lavoro e della politica di sostenibilità, coinvolgendo tutte le risorse umane.

 

NUOVA SOLMINE – Partecipazione all’Ecosistema Fedabo – Progetto di un eco-sistema forestale.

Partecipazione alla piantumazione per la riqualificazione di 250 m2 di area verde promossa dal fornitore Fedabo. Si tratta di un progetto avviato nel 2021 con l’intento di tutelare l’ambiente, promuovere attività legate alla sostenibilità e sviluppare progetti di valorizzazione ecologico-paesaggistica e gestione forestale.