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Salute e sicurezza sui luoghi di lavoro

L’impegno sul tema della salute e sicurezza sui luoghi di lavoro rappresenta uno dei principali elementi di gestione responsabile per le aziende del Comparto, che perseguono quotidianamente la diffusione di una sempre maggiore cultura della sicurezza e mettono a disposizione risorse umane e finanziarie per raggiungere l’obiettivo zero infortuni; le aziende non si limitano al solo rispetto della normativa, ma adottano impegni volontari e politiche mirate al miglioramento continuo.

In particolare, tutte le aziende del Comparto hanno formalizzato una politica per la gestione della salute e della sicurezza, in ottemperanza al D.Lgs. 81/2008 (testo unico in materia di salute e sicurezza sul lavoro), mentre il 77% ha implementato sistemi di gestione della sicurezza e salute nei luoghi di lavoro ai sensi della norma ISO 45001:2018, che permettono di garantire un adeguato controllo in termini di sicurezza e la salute dei lavoratori, oltre al rispetto delle norme cogenti.

Inoltre, gli stabilimenti di numerose aziende del Comparto rientrano nel campo di applicazione D. Lgs 105 del 26.06.2015 e della Direttiva Seveso III.
Infine, Termisol Termica ottenuto lo Standard VCA (Veiligheids Checklijst Aannemers – Safety, Health and Environment Checklist Contractors) che rappresenta il riferimento riconosciuto a livello internazionale per la qualifica del personale che deve operare in Belgio, Paesi Bassi e Germania in stabilimenti petrolchimici o metallurgici e in cantieri di costruzione dove vi sono elevati rischi di sicurezza.

Le aziende del Comparto investono risorse costantemente per migliorare il livello di salute e sicurezza nei propri stabilimenti: nel 2022 hanno investito quasi 15 milioni di euro (+38% rispetto al 2021), pari a circa il 12% degli investimenti totali.

Nel 2022 sono state erogate circa 40 mila ore di formazione relative a tematiche su salute e sicurezza. I temi affrontati durante i corsi hanno riguardato principalmente la salute e sicurezza nei luoghi di lavoro, i processi produttivi, l’uso dei macchinari e aggiornamenti normativi specifici di settore.

Le aziende del Comparto sono state storicamente percepite come particolarmente esposte ai temi di salute e sicurezza in ragione della tipologia delle rispettive lavorazioni. In realtà, i settori chimici e petroliferi sono tra i più virtuosi, sia da un punto di vista della messa in opera di procedure innovative per la gestione della prevenzione e della sicurezza, sia in considerazione dell’efficienza e dell’efficacia di tale gestione, confermata dai dati sulla frequenza e sulla gravità degli infortuni, che sono migliori rispetto a molti altri comparti produttivi.

L’obiettivo costante delle aziende rimane quello di “Zero infortuni” all’interno degli stabilimenti; nel 2021 tale obiettivo è stato raggiunto da 11 aziende. Nel 2022 si sono verificati 14 infortuni sul luogo di lavoro, e ulteriori 9 in itinere.

Si segnala che al pari di tutto il settore manifatturiero, il Comparto riceve annualmente da ex dipendenti o loro familiari richieste di riconoscimento di malattia professionale per presunta esposizione ad amianto negli anni ’70-’80.

[12] Fonte: Responsible Care, 28° Rapporto Annuale 2022

[13] Fonte: elaborazione su ultimi dati disponibili INPS

Tra i progetti e le iniziative legate alla salute e sicurezza a cui le aziende hanno aderito, vi sono il Programma Responsible Care, attività specifiche di formazione, il Patto per la Sicurezza, la diffusione dei Process Safety Fundamentals, la condivisione con i dipendenti dei ‘daily safety moment’. Il coinvolgimento attivo di dipendenti, personale di ditte terze e fornitori, i continui investimenti ed i sistemi di gestione fanno sì che la tematica della salute e sicurezza sui luoghi di lavoro sia sempre presidiata.

In particolare nel corso del biennio di riferimento sono state realizzate le seguenti iniziative:

  • Altair: predisposizione segnaletica di sicurezza leggibile e in buono stato di conservazione, presenza di schede di sicurezza, addestramento continuo sulle tematiche relative alla sicurezza, presidio degli accessi in stabilimento, e prove del piano di emergenza e di evacuazione.
  • ENI: promozione di iniziative di comunicazione e di sensibilizzazione (Safety Golden Rules and Principles e Process Safety Fundamentals), sviluppo di nuovi progetti in ambito Fattore Umano e sicurezza comportamentale, utilizzo di strumenti digitali innovativi.
  • Ineos: presenza di una cassa sanitaria interna, accordo con un centro diagnostico per mettere a disposizione controlli preventivi di tutti i lavoratori. Inoltre, presenza di una safety survey interna, e sistema di segnalazionie analisi infortunio/mancato infortunio, formazione HSE e refresh formativi.
  • TERMISOL TERMICA: sono state consolidate le iniziative pluriennali già implementate. In particolare nell’ambito della BBS (Behaviour based safety) sono state ripianificate: la Safety scorecard individuale per l’incentivazione dei comportamenti proattivi in campo Salute, Sicurezza e Ambiente (HSE) da parte dei dipendenti; il calendario mensile delle formazioni monotematiche su argomenti HSE; e la partecipazione ai programmi e alle iniziative dei singoli Clienti in ambito HSE.
  • SOLVAY: nel 2022 Solvay ha avviato nello Stabilimento di Rosignano una modalità innovativa di formazione dedicata alla percezione del rischio, utilizzando dei visori per la realtà virtuale. Circa 400 dipendenti Solvay hanno partecipato a delle specifiche sessioni, per un totale di 1.200 ore di formazione.
  • Unigum: l’azienda organizza periodicamente incontri e webinar di formazione su tematiche relative alla sicurezza sul lavoro, invitando ospiti che possano illustrare il proprio punto di vista (ad esempio tecnico-giuridico, o relativo a soluzioni di anti-infortunistica).
  • Iglom: valutazione e analisi dei rischi di incidente rilevante dei principali impianti tramite la metodologia Hazop.

SALUTE E SICUREZZA NELLE IMPRESE TERZE

Nel corso del 2022 il numero degli infortuni occorsi al personale delle imprese terze è pari a 4 infortuni, in calo rispetto agli infortuni registrati nel corso del 2021; essendo l’ammontare delle ore lavorate in linea tra i due anni di riferimento, gli indici di gravità e frequenza sono leggermente inferiori.

Nel corso del biennio sono state attuate varie iniziative per il coinvolgimento delle ditte terze attraverso periodiche riunioni al fine di approfondire le tematiche di sicurezza sui luoghi di lavoro. Tra gli esempi più significativi:

  • Adozione delle Regole Salvavita (Life Saving Rules LSR), 7 “regole d’oro” per la sicurezza all’interno di INEOS.
  • ENI ha promosso la campagna di sensibilizzazione “IO VIVO SICURO” verso le imprese terze per aumentare la cultura della sicurezza anche al di fuori dalle attività lavorative e la “prova del 9”: sviluppo della consapevolezza situazionale come competenza necessaria a ogni lavoratore per gestire il rischio.
  • TERMISOL TERMICA ha implementato una “Safety Tool Box”, ovvero dei box contenenti moltelpici strumenti che permettono di mantenere il livello di sicurezza alto in azienda, o utilizzabili in caso di soccorso.
  • NUOVA SOLMINE ha ottenuto l’attestato da parte della Regione Toscana per aver completato il programma triennale Workplace Health Promotion (WHP), finalizzato all’adozione e alla promozione di corretti stili di vita in ambito lavorativo, in conformità al Piano regionale di Prevenzione.
  • SOLVAY: proseguendo un percorso avviato da Solvay negli anni precedenti, le società coinsediate del Parco Industriale di Rosignano e altre 29 aziende operanti nel sito, hanno sottoscritto un impegno comune denominato “Patto della Sicurezza Insieme 2.0”, sostenuto da un programma di azioni concrete, obiettivi e risultati misurabili e fondato sui seguenti punti: la prevenzione per raggiungere l’obiettivo Zero Eventi, la creazione di una cultura della sicurezza condivisa con tutte le figure professionali, la formazione e comunicazione costante, la condivisione delle esperienze e la valorizzazione dei comportamenti virtuosi.